Oggi vorrei condividere con voi questo piccolo progetto di modifica della mia Leica Q. Negli ultimi anni è andata crescendo la mia passione per la fotografia agli infrarossi. All’inizio provai senza modificare la macchina fotografica, mettendo un filtro IR davanti all’ottica soltanto ma il tempo di posa aumenta in modo esponenziale poiché il filtro di fronte al sensore della fotocamera lascia passare soltanto le frequenze di luce visibili dall’occhio umano. Un tempo di posa di 1/125, con filtro IR da 750nm, può arrivare a 30s e più. In questo caso è pochissima la luce infrarossa che raggiunge il sensore. Svantaggi, oltre il tempo d’esposizione, sono la difficoltà di messa a fuoco e maggiore rumore nell’immagine finale.
Senza cavalletto un’esposizione richiederebbe iso alti e un diagramma molto aperto.
Eccetto per alcune macchine fotografiche, come la Leica T o M8, dove il filtro taglia infrarossi è più debole lasciando passare più luce infrarossa e con quelle macchine a F2 ed ISO 800 è possibile scattare a mano libera anche con cielo nuvoloso.
Per ottenere una maggiore flessibilità di scatto e tempi di posa usabili a mano libera, è necessaria una modifica alla macchina fotografica, precisamente al sensore.
La maggior parte delle fotocamere moderne, sia reflex che mirrorless, hanno di fronte al sensore un filtro che serve a bloccare la razione luminosa non visibile dai nostri occhi.
Il sensore dietro ad esso è capace però di registrare uno spettro più ampio. Rimuovendo il filtro taglia infrarossi è possibile fotografare l’intero spettro del visibile.
Tolto il filtro davanti al sensore, per scattare in IR, ho utilizzato un filtro Kolari da 850nm. Quest’ultimo è un filtro a vite da avvitare sulla filettatura dell’ottica.
Di seguito le foto del processo e di foto test con diversi filtri:
